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Mi chiamo Nicholas Santini, classe 1992, sono altoatesino, vivo a Milano.
Il mio primo contatto con il mondo digital è stato a 17 anni: lavoravo in estate nell’azienda appena nata di mio padre di logistica per trasporti eccezionali come segretario. Loro utilizzavano all’epoca un CRM terribile, che faceva un sacco di operazioni inutili. Nonostante quella non fosse l’attività che mi dava la paghetta estiva, mi dava così fastidio vederli fare tutte quelle operazioni inutili, che ho studiato per parecchie settimane di notte Visual Basic, per aiutarli ad alleggerire e semplificare il programma.
Durante l’università (Studi internazionali a Trento) ho lanciato assieme a dei miei colleghi un progetto d’informazione sul web (Infopolis). Questo ha ottenuto due grandi finanziamenti che sono diventati due progetti diversi: uno Yob, progetto culturale per il mondo del lavoro e dei giovani che mi ha permesso di lavorare affianco ad istituzioni provinciali per la definizione di un futuro spazio di lavoro e vita per giovani creativi (Ex telefoni di Stato) e l’altro Euromooc che mi ha permesso di sviluppare una serie di contenuti didattici per i corsi dell’università.
Nel 2018, dopo aver conseguito la laurea triennale, sentivo che l’Alto Adige mi stava stretta, quello che facevo al lavoro mi appassionava molto di più di quello che avevo studiato all’università e avevo bisogno di un contesto dinamico e che fosse più legato all’innovazione. 
Mi trasferisco a Milano.
Talent Garden è stata la mia destinazione perché è il luogo dove mondo del lavoro, digitale e contenuto si incontrano per dare forma a idee e innovazione.
Frequento il Master in Digital Marketing all’interno della Talent Garden Innovation School, mi innamoro del loro metodo di insegnamento e chiedo a fine master di poter lavorare lì.
Mi viene proposta una posizione in stage nel team global con l’obiettivo di proporre al CEO una piattaforma di e-learning per i prodotti b2b. 
Intervisto il 60% della popolazione aziendale della scale up e una decina di clienti, per arrivare a definire un concept di learning experience platform che riassume tutte le esigenze e le necessità degli stakeholder. 
Non è buon tempo per quel progetto e le priorità dell’azienda sono altre. Dopo la sua presentazione il CEO lo blocca.
Nemmeno il tempo di mettere nel cassetto il progetto che vengo assunto come Learning Manager per una nuova scuola italiana di Talent Garden.
In meno di un anno passo dall’essere studente di Digital Marketing a responsabile dello stesso master in un’altra città: Roma.
Passo 5 mesi incredibili della mia vita a Roma, dove lascio un pezzo di cuore tra i miei studenti, i miei colleghi e una città pazzesca.
Torno a Milano, lascio un lavoro a tempo indeterminato, con uno stipendio fisso per lanciarmi in una nuova avventura: strutturare, progettare e realizzare una piattaforma di formazione continua per HR e creare una community online di formazione per il mondo dei dipendenti.
Dopo 6 mesi quelle idee diventano Changers e Radical HR Club
Il suo founder è Alessandro Rimassa, imprenditore e innovatore nonché mio mentore per questi ultimi 3 anni.
Oggi oltre a lavorare attivamente alla parte di product management di questi progetti aiuto professionisti e lavoratori a posizionarsi correttamente sul web, aiuto startup a realizzare progetti d’impresa e aiuto PMI ad avviare processi di digital transformation.