In questi ultimi 2 anni mi sono occupato di strategia di posizionamento digitale del personal brand.
Il posizionamento è ciò che arriva subito dopo la definizione del proprio personal brand e risponde alla domanda: come riesco a diventare credibile e riconosciuto online nel mio settore?
Posizionarsi online vuol dire individuare target, canali, piano di contenuti e insieme di azioni da fare ogni giorno per raggiungere i propri obiettivi di business.
Qui ho riassunto i principali step che questo lavoro richiede:
Perché mi serve?
Essere posizionati correttamente online è farsi trovare dalle occasioni che il digitale ci mette a disposizione.
Il 90% delle persone solo in Europa oggi è online. Ha un profilo social e quindi un’identità digitale. Il mondo del lavoro si è quasi completamente spostato lì e così clienti, collaboratori, capi, manager, imprenditori, istituzioni oggi sono sul web.
Ottenere autorità, credito, riconoscibilità e attenzione è diventato fondamentale non solo per i liberi professionisti, ma anche e soprattutto per i dipendenti.
La comunicazione digitale è il palcoscenico della propria competenza e professionalità, riuscire a comunicarla è la sfida del lavoratore del futuro.
Cosa prevede una strategia di posizionamento?
Analisi del personal branding
Cosa c’è sul tavolo? Quali azioni sono state già fatte? Quali canali si utilizza, con quale tone of voice? Qual è il nostro attuale pubblico? Partiamo da queste domande e facciamo ordine.
Attraverso strumenti di design thinking come il Personal Branding Canvas ©, o il Career Blue Print ©, si possono ottenere delle fotografie istantanee su quali siano i propri punti di forza e punti di debolezza sulla propria attuale presenza web.
Analisi degli obiettivi
Analizzare gli obiettivi del proprio personal branding è fondamentale per capire la complessità del mercato in cui ci si vuole posizionare e quindi poterne disegnare una strategia di entrata e di permanenza.
Analisi di bechmarking
Capire chi sono i principali attori a livello mondiale del mercato in cui si desidera posizionarsi, capire quali sono le best practice, definire la rete degli influencer da seguire, capire il pubblico social a cui ci si sta rivolgendo e redigere le prime linee guida da seguire per il proprio posizionamento.
Piano di ristrutturazione
La revisione dell’attuale posizione web.
Serve un nuovo sito? Un video di personal branding? Nuove immagini profilo o un nuovo branding design? Capiamolo assieme in base agli obiettivi.
Social Media Management strategy
Su quali canali agire? Quanti commenti? Quanti like? Dove commentare? Come interagire con l’esterno ogni mese, settimana o giorno?
Il piano dei contenuti e il piano editoriale
Il piano dei contenuti è il cuore della propria comunicazione digitale e va a definire i formati, il tipo di contenuto (video, foto, grafiche, articoli, podcast, ecc.) che si andranno a creare e calendarizzare nel piano editoriale per dare costanza al proprio posizionamento.
I tool necessari
Per la pubblicazione, la gestione del PED, il monitoraggio, la creazione di contenuti serviranno molti tool. In questa parte si definisce quali, quanto costano e come doverli utilizzare.
La rete di freelancer
In base al piano dei contenuti, alle proprie esigenze di tempo, al proprio budget e alle competenze interne in questa sezione viene definito il numero di freelancer necessari per portare a compimento il piano dei contenuti con costanza e continuità: questa fase prevede una selezione di candidati, l’onboarding al progetto e il monitoraggio del lavoro.
Reporting and actions
Ogni tot tempo stabilito si guardano i dati di engagement, awareness e conversion della strategia e si prendono azioni immediate per correggere il tiro.
Quanto mi costa?
Questo tipo di progetto può essere completamente delegato, parzialmente delegato o seguito in toto dal professionista, ma è a tutti gli effetti un lavoro che richiede competenze di varia natura, costanza e precisione.
Ecco perché proporre un prezzo unico è quasi impossibile.
Parliamone davanti ad un caffé
